Oltre alla realizzazione di brochure e altri opuscoli informativi, il Consorzio, a partire dal 2010, ha avviato a fini divulgativi e anche per rafforzare l’immagine di un Ente la cui credibilità si sta sempre più consolidando, la produzione di una collana di volumi incentrati sulla sua storia, le sue attività e la sua evoluzione nel corso del tempo. Editi in qualità di strenne natalizie, i libri sono stati inviati negli anni, oltre che a tutte le Amministrazioni locali, alle Biblioteche dei Comuni facenti parte del comprensorio consortile, dove è possibile consultarli.
Opere
Anche se ideato in coincidenza del 500esimo anniversario dalla morte di Leonardo da Vinci, il volume ‘Il Governo dell’Acqua – 500 anni dopo Leonardo da Vinci’, edito nel 2019, si pone come qualcosa di più di un semplice omaggio alla memoria del grande genio rinascimentale. La pubblicazione intende infatti rappresentare uno strumento per restituire ai lettori una prospettiva sul lavoro del Consorzio: quel regolare e distribuire l’acqua, attraverso una rete idraulica capillare, eredità di una sapienza tutta lombarda. Partendo dalle meravigliose tavole idrauliche del Codice Atlantico, l’obiettivo si sposta sull’insieme di saperi tecnici che hanno contribuito a ridisegnare nel tempo la conformazione dei territori. La regolazione idrica alla base dell’operare consortile è un’azione complessa; se nel DNA consortile il reticolo è concepito prioritariamente per portare acqua all’agricoltura o per toglierla dove è troppa, nel tempo si è a tal punto sviluppato da poter garantire ora una multifunzionalità ricca di opportunità, che sta sensibilmente cambiando la percezione dei sistemi idrici artificiali.
Non più solo agricoltura: senza dubbio l’evento principe degli ultimi anni, Expo Milano 2015, ha giocato un ruolo fondamentale nell’illuminare quella che non è più esclusivamente una visione nuova del Consorzio ma una realtà concretizzata in progetti e interventi significativi. ‘Eventi d’Acqua’, edito nel 2016, è un volume incentrato sugli eventi ma non è fatto semplicemente di eventi. La pubblicazione intende ribadire con forza che, se oggi sui canali – sul Villoresi come sui Navigli – è possibile beneficiare di numerose occasioni fruitive è anche grazie a quanto fatto dal Consorzio negli ultimi anni attraverso un lavoro quotidiano: recupero delle sponde e valorizzazione delle alzaie, rilancio della navigazione, sviluppo di percorsi ambientali e culturali grazie al potenziamento di impianti strategici e alla realizzazione di poli di interesse sul territorio. Senza trascurare il mondo agricolo e con la consueta cura riposta nel presidio dei territori, il futuro che il volume racconta è pieno di nuovi obiettivi da raggiungere all’insegna della multifunzionalità dell’acqua distribuita e della conferma di una vocazione sempre più operativa.
Una serie di saggi per approfondire temi quali la risicoltura, la bonifica, i fontanili, le marcite, la biodiversità, la navigazione sui canali forniscono una preziosa occasione per raccontare qualcuno dei progetti consortili avviati in previsione di Expo Milano 2015 e, al contempo, per passare in rassegna una serie di esperienze condotte nelle scuole dai ragazzi, sempre seguendo il filo conduttore dell’acqua. ‘Acqua per crescere, crescere con l’acqua’ è quasi un motto che il Consorzio ha fatto suo in coincidenza dello svolgimento della Grande Esposizione Universale ospitata a Rho Fiera. Al di là delle parole, delle immagini, dei disegni e degli elaborati raccolti, questo volume intende consegnare, a quanti avranno voglia di affrontarne la lettura, una riflessione sull’acqua, evocata in queste pagine in stretta connessione con il territorio, l’alimentazione, l’agricoltura, la conoscenza … in una parola sola con la vita, in tutte le sue forme, sempre partendo dalla specificità della regolazione idraulica e dalla multifunzionalità che guida l’opera quotidiana del Consorzio.
Quante attività sono possibili grazie alle acque del sistema idrico consortile? Il volume ‘I mille volti dell’acqua’, edito nel 2013, tenta di rispondere a questa domanda. In esso Marco Valsecchi ha raccolto infatti le esperienze e le testimonianze di quanti per differenti finalità utilizzano le acque della rete idrica consortile: agricoltura, tempo libero e sport, turismo, cultura, produzione di energia. La realizzazione di questo volume testimonia la multifunzionalità dell’acqua gestita dal Consorzio e una nuova visione imposta da un naturale aggiornamento delle competenze dell’Ente in linea con la modernità e con un nuovo modo di considerare le potenzialità della rete idrica. E’ il risultato della volontà di accrescere le prospettive di osservazione sul patrimonio consortile – fatto di abilità idrauliche, conoscenza del territorio, intenti progettuali – e, più in generale, sulla sua evoluzione. Sullo sfondo i nuovi compiti del Consorzio in materia di servizi al territorio e difesa del suolo e l’Esposizione Universale del 2015, occasione imperdibile per l’Ente di rendere più efficiente la rete idrica e di segnare la propria appartenenza al territorio con un progetto di connessione del sito Expo alla città di Milano grazie alla polivalenza dell’acqua.
‘Da Canali a Vie d’acqua’, edito nel 2012, è stato pensato per raccontare tutti i progetti del Consorzio, quelli realizzati ma anche quelli futuri, attraverso l’evoluzione che i canali del reticolo gestito dall’Ente hanno subito nel corso del tempo: non più solo vettori irrigui ma vere e proprie vie d’acqua, in grado di accorciare le distanze e di suggerire nuove forme di mobilità, anche in previsione dell’Esposizione Universale del 2015. Il volume, scritto da Marco Valsecchi, ospita anche una bella sezione pensata appositamente per i più piccoli, a fronte di un lavoro di sensibilizzazione fortemente voluto dall’Ente. Attraverso una serie di illustrazioni, a cura di Marta Monelli, si è infatti tentato di avvicinare i bambini alla realtà e al lavoro del Consorzio, di rendere questi ultimi più familiari ai loro occhi, partendo dalla convinzione dell’importanza di educare i giovani all’ambiente ed a una fruizione più responsabile del paesaggio.
Nel volume ‘Cronache dal Villoresi – Dalle Dighe del Panperduto alla Chiavica del Reale passando per i Navigli’, edito nel 2011, la storia ufficiale, raccontata nel primo volume della collana ‘Il Villoresi, l’ultimo naviglio’, cede il passo alle tante storie vissute lungo i canali attraverso la voce dei dipendenti del Consorzio che permettono con il loro lavoro quotidiano l’efficiente mantenimento dell’intero reticolo. Il lavoro diventa quindi protagonista, al centro dei racconti dei vecchi “villoresiani” che con orgoglio rivendicano una solida professionalità, una reale conoscenza dell’acqua oltre che una capacità di gestire com prontezza l’imprevisto. Tra narrazioni e ricordi ecco poi far capolino i luoghi; si intravede sullo sfondo la varietà del comprensorio consortile con tutte le sue risorse e le sue potenzialità. L’autore, Marco Valsecchi, percorrendo questi territori alla loro scoperta, è riuscito a renderli estremamente familiari, ad introdurre il lettore prendendolo quasi per mano, così come dipendenti, vecchi e nuovi, hanno fatto con lui, durante la stesura della pubblicazione, per spiegargli cosa fosse il Consorzio. Immergendosi nella lettura, non sarà difficile essere guidati là dove le suggestioni naturalistiche e le opere dell’uomo riescono a trovare un felice equilibrio, dove anzi le une, spesso, appaiono del tutto complementari alle altre.
Edito nel 2010, ‘Il Villoresi, l’ultimo naviglio’ rappresenta, per il Consorzio, una ricognizione delle origini. Partendo dai progetti che hanno preparato il terreno per la costruzione del Canale Villoresi, l’autore, Giorgio Bigatti, con rigore storico restituisce ai lettori la complessità delle vicende e la natura delle difficoltà (economico-finanziarie più che tecniche) che hanno accompagnato il monzese Eugenio Villoresi nel suo tentativo di veder realizzata l’opera di ingegneria idraulica destinata a mutare le sorti di una vasta area a nord di Milano. Quando Villoresi si spense, nel 1879, il progetto cui aveva dedicato gli ultimi diciotto anni della sua vita non era ancora avviato. Dopo di lui l’entrata in scena della Società italiana per le condotte d’acqua portò nel 1882 alla realizzazione dei lavori, nel 1884 – il 28 aprile – all’inaugurazione della diga di Panperduto e infine al confronto con quello che poi sarebbe diventato, nel tempo, il Consorzio proprietario dello storico canale, antenato dell’attuale.